Intervista a Elena Fiore di Decòr e Blablabla

Ed eccoci arrivati all’appuntamento del martedì con le interviste handmade. Oggi ho il piacere di ospitare Elena Fiore curatrice del blog Decòr e blablabla.

Cosa dirti di Elena…è una creatrice felice ed esplosiva! Usa diversi e soprattutto colorati materiali tessili per realizzare spille, bijoux, collane, taccuini, porta spiccioli e porta ipod, insomma un’artista a tutto tondo. Visita il suo blog, non te ne pentirai 😉

La sua è una di quelle interviste da leggere tutta d’un fiato. Buona lettura

  1) Iniziamo con una cosa facile facile. Chi sei?

Considerato che il dono della sintesi non è il mio forte, condensare chi sono, in poche righe, non è proprio facile facile.

La risolvo dicendo che sono una persona felice: per quello che ho avuto e per quello che ho.

  2) Come nasce la tua passione per l’handmade?

Se è vero che i geni sono ereditari, devo la mia inclinazione artistica a papà Nuccio. L’artista di casa è lui. Mamma Lina invece, è tutt’altro: quadrata e ragionera. Da lei non mi è arrivato nessun gene a riguardo ;-))

  3) Quando e come hai deciso di aprire il tuo blog?

Collaboravo con una rivista di lavori handmade (Creare), che da un giorno all’altro chiuse. Mi sentii orfana di un magazine che trattasse argomenti creativi, ed allora decisi di aprire “Décor e blablabla”. Inizialmente il mio blog era improntato come una passerella di lavori creativi presi qua e là nel web. Postavo le foto di altri e le commentavo.

  4) Quali altri canali di comunicazione, on line e off line, usi per far conoscere il tuo lavoro agli altri?

Il sito, il blog e facebook, direi che mi sottraggono già abbastanza tempo. Fortunatamente il tam tam di chi apprezza il mio mondo iperdecorato, è stato per me un buon aiuto, ed un ottimo traino.

  5) Dove prendi ispirazione per le tue creazioni? Quali materiali usi per creare?

Tutte domandine da due righe di risposta, vedo 😉

Ultimamente sono molto incline ai materiali tessili: stoffe, fibre, feltro, nastri, passamanerie, filati etc. Ma ho passato altre fasi legate ad altri materiali (vetro, carta, perle etc.). Da dove prendo ispirazione, passo…non lo so e non sono mai stata capace di dare una risposta degna a questa domanda. Sorry, ma o sparo a caso…o (appunto), passo.

  6) Cosa pensi del panorama handmade italiano?

20 anni fa, conobbi una creativa molto talentuosa. Volevo fare colpo su di lei, perché volevo lavorare per lei. Feci l’errore di portarle a vedere dei lavori che emulavano il suo modo di creare. Snaturai il mio modo di essere per cercare di compiacerla, pensando che se facevo cose simili alle sue, avrei fatto centro. Lei guardò il mio portfolio in silenzio, ed alla fine mi disse “vedo tante belle esecuzioni, ma non vedo creatività. Di cose così ne vedo a bizzeffe tutti i giorni e non so che farmene”. Per fortuna mi salvai in corner: avevo tenuto nella borsa una raccolta di lavori miei-miei-miei, che ritenevo di serie B. Credevo fossero troppo distanti da quello che si vedeva in giro. E siccome non avevo più niente da perdere, glieli mostrai. Bingo. Imparai la lezione: crearsi uno stile e non cavalcare le onde di altri. Magari può sembrare che io non abbia risposto alla domanda…e invece si 🙂

  7) Hai una lista di blog creativi che ti piacciono particolarmente e che visiti spesso?

Da qualche tempo non riesco più a stare dietro ai blog, a Pinterest e nemmeno all’aggiornamento del mio sito, che avrebbe bisogno di una rinfrescata. Faccio un solo nome, e non me ne vogliano gli altri. E lo faccio per due ragioni: la prima è che Cafè Creativo di Anna Drai è un blog molto fresco, ben fatto, con bei lavori e belle foto. La seconda ragione, è che se io esisto virtualmente, è proprio grazie ad Anna Drai che mi ha aiutato nel mettere on line il mio blog, quando di web capivo poco…o poco più.

  8) Qual è la creazione di cui sei più orgogliosa?

Fortunatamente nessuna. Dopo pochi mesi, disconosco abbastanza tutto. E lo considero un bene, perché vedo in questo una crescita. Certo, talvolta è un grattacapo: magari ci metto un anno a decorare casa, e quando finalmente l’ho finita, la rifarei tutta ed in tutt’altro modo!

  9) Nella vita di ogni creativo capitano momenti di crisi e si resta senza idee. Tu come reagisci a questa situazione?

Fortunatamente il panico creativo (nel senso di restare senza idee) non l’ho mai provato…ma lo sconforto per certi momenti che non prendevano la piega che avrei voluto, l’ho vissuto. Non è mai facile trovare la soluzione. In genere mi aiuta una frase che mi disse Cico Caccamo (giuro si chiamava così) in età post fanciullesca. La frase era questa “la pazienza è la chiave che apre tutte le porte”. Oggi posso dire che è vero.

  10) I tuoi progetti futuri?

Un solo progetto: continuare lo splendido momento lavorativo che sto vivendo. Da qualche mese sto lavorando per Zodio che aprirà il suo primo negozio in Italia, tra qualche mese (ha già diversi punti vendita in Francia). Siamo nella fase progettuale, che è la fase più effervescente, più briosa e più creativa. Ma è l’intero progetto, che mi affascina molto e spero di continuare a farne parte per molto tempo.

  11) Hai consigli per chi vuole cimentarsi in quest’attività?

L’unico consiglio che mi sento di dare, è quello che diedero a me tempo fa. Quando termini un lavoro manuale, chiediti “io lo comprerei mai? Se la risposta è si, si è già su una buona strada. Se poi mentre crei qualcosa, ci metti un po’ della tua anima e la cura dovuta; se ti dimentichi delle logiche di mercato ed in quel momento ci sei solo tu e quello che sta prendendo forma dalle tue mani, tutto questo arriva. Magari non subito, magari non nei tempi che si pensano o si vorrebbero, ma arriva. Giuro!